E’ tempo di aggiornamenti per chi è interessato a sapere come fare marketing nel 2019! In particolare, si calcola che il content marketing raggiungerà nel mondo un valore pari a oltre 400 miliardi di dollari entro il 2021. Per sapere come muoverti con il brand che vuoi sviluppare, poniti un obbiettivo preciso e adotta una strategia vincente. Ecco per te le tendenze di cui tener conto a partire da quest’anno.
Content marketing: un po’ di dati per sapere cosa ci aspetta
Fino a qualche tempo fa considerato marginale dai brand, oggi il content marketing è il mezzo migliore per catturare, acquisire e fidelizzare la clientela. Il rapporto di ricerca “The 2018 State of Digital Content” condotto da Altimeter, riporta risultati interessanti che testimoniano il cambiamento avvenuto: i sondaggi risalgono all’agosto 2018, diretti ai dirigenti di grosse aziende in Nord America, Europa (Francia, Regno Unito e Germania) e Cina. Viene fuori per l’81% di essi che la crescita del brand è direttamente collegata al contenuto dei messaggi personalizzati, rivolti a un preciso target di utenti. Ma come si trasmettono questi contenuti così speciali?
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Una ricerca Nielsen del 2015 aveva già provato che le quattro fonti di informazione sui prodotti, considerate le più affidabili dai consumatori, sono:
- il passaparola tra sconosciuti
- i siti web
- i prodotti editoriali
- le recensioni postate sui social.
Considerato che il 30% degli utenti userà sistemi ad-blocking entro la fine del 2019 per evitare messaggi pubblicitari diretti, possiamo dichiarare ufficialmente in ribasso gli annunci tradizionali a favore del content marketing. Ma non basta: secondo una ricerca di Salesforce , il 57% degli utenti intervistati fornisce volentieri al brand le proprie informazioni personali per ottenere in cambio offerte e sconti personalizzati. Il 53% invece, lo fa per avere un’esperienza di shopping costruito “su misura” per i propri gusti ed esigenze. Per questo i colossi Netflix e Amazon sfruttano già da un po’ il potere della personalizzazione attraverso il content marketing, inserendo nelle home page, banner, caroselli, persino grafiche e testi adeguati alle aspettative degli utenti.
Anche la strategia SEO avrà un volto nuovo nel content marketing del 2019: il focus ora è la ricerca vocale. Alcuni studi hanno infatti stabilito che, entro il 2020, quasi il 50% di tutte le ricerche nel web avverrà attraverso la ricerca visiva e vocale. Secondo Gartner, i brand che adotteranno questo tipo di ricerca agli inizi del 2019, aumenteranno le proprie entrate del 30% entro il 2021. Infine, non bisogna trascurare l’incidenza dei video prodotti dal brand e trasmessi all’utente. Si è scoperto che come strumento di content marketing offrono una migliore personalizzazione e fanno assimilare il contenuto in maniera semplice, intuitiva, molto più immediata, coinvolgendo fasce di età diverse. A conferma di ciò, una ricerca condotta negli USA a giugno 2018, ha evidenziato che le persone utilizzano molto di più Facebook Watch per una visione intenzionale, a fronte della visione esplorativa nelle News Feed.
Le tendenze di cui tener conto per l’anno 2019 che migliorano il tuo content marketing
Riassumendo, in base agli studi e ai risultati degli esperimenti fatti finora dai brand, i focus del “nuovo” content marketing su cui concentrarsi, sono quattro:
- Contenuti: la tendenza del 2019 afferma più che mai che è inutile buttarsi nel content marketing se non si è disposti a scrivere messaggi autentici, educativi, per intrattenere e informare l’utente. E’ necessario ingaggiare una buona penna e un ottimo videografo, in grado di costruire al meglio la comunicazione. La stessa deve essere coerente con la mission del brand e va proposta regolarmente, secondo un calendario editoriale stabilito in precedenza. I contenuti dovranno creare emozioni in chi legge: stupore, partecipazione, sorpresa e aspettativa. Il brand si trasformerà così in una media company, instaurando un dialogo con l’utente, per conquistare la sua fiducia. L’obbiettivo è quello di distinguersi dai competitor, proponendo un’offerta “dedicata” a un target molto preciso di cliente
- Tecnica SEO: si concentra sulle query di ricerca che imitano il linguaggio naturale, ma con un occhio alla ricerca sensoriale attraverso le immagini, già sfruttata da alcuni siti di E-commerce. Sono in crescita, infatti, gli utenti che scattano la foto di un oggetto e la caricano sul web per ottenere i risultati simili e scegliere quello da acquistare. Anche l’inserimento di video su Facebook è una scelta vincente, a patto che abbiano durata non superiore a 15 secondi e non siano interrotti da pubblicità. E’ bene associare al video anche una parte scritta e un link o un articolo, di non oltre 2000 parole, per catturare l’attenzione e continuare così il dialogo con l’utente altrove. L’importante è stabilire uno scambio di informazioni reciproco. Sì alle FAQ e ai commenti quindi, in cui applicare comunque la tecnica SEO
- Diffusione: in questo caso la parola d’ordine per il 2019 è condivisione. Occorre fare in modo che ci sia una vasta diffusione dei post sui social, soprattutto di quelli più lunghi rispetto a quelli brevi, perché danno l’idea di una fonte informativa più affidabile. Inutile aggiungere che i contenuti devono essere visualizzabili su qualsiasi dispositivo o browser: l’aspetto tecnologico è importantissimo per il futuro del content marketing. Riguardo ai video su Facebook, la portata organica è in calo: un problema che si risolve facilmente con una diffusione virale a pagamento, che costa molto poco.
- Staff adeguato. Sì, per raggiungere l’obbiettivo di aumentare la clientela occorre fissare una strategia di content marketing precisa e ingaggiare figure esperte. Ti serviranno almeno:
- Un grafico per le illustrazioni
- Un addetto alla promozione dei contenuti, che sviluppi la strategia e gestisca le campagne
- Un esperto Copywriter per le comunicazioni e il branding
- Un addetto alle analisi metriche dei rapporti periodici
oltre a una pianificazione dei tempi, suddivisi in step, entro i quali il brand dovrà ottenere risultati concreti, testimoniati dalle entrate dell’azienda. Ma, attenzione: vietata la superficialità, i cambiamenti continui dello Storytelling, immagini fuori contesto e poco naturali. Sì invece alla trasparenza e alla pubblicità commerciale di basso profilo. Soprattutto è fondamentale la conoscenza del tuo target di clienti, attraverso la raccolta dei dati personali forniti da loro stessi, per offrire contenuti in cui si rispecchiano.
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